L'Erba, la Droga e i Coffee Shop oggi

02.12.2016

In molti siamo nati che "i Coffeshop esistono da sempre". Era il 1972 quando aprì il primo locale, il Mellow Yellow ed in Italia si mandavano le camionette a rastrellare i consumatori di cannabis insieme agli altri "criminali", la politica Olandese sulle droghe prese una piega inaspettata e del tutto rivoluzionaria rispetto al resto del mondo civilizzato e non, capirono che l'erba non era certo come l'eroina o la cocaina e decisero di tutelare i consumatori di questa relativamente innoqua droga. La situazione e semplice per i consumatori davanti al bancone del coffee shop: possono acquistare una certa quantità di droga e detenerla e consumarla legalmente. Meno per chi sta dietro, lo "spacciatore" legale, che può si vendere erba e fumo legalmente, ma non rifornirsi. C'è una zona oscura nell'approccio olandese che riguarda la produzione e l'ingrosso di queste sostanze. 

Nel video che segue viene spiegata con chiarezza la situazione e la storia dei coffee shop, raccontate da protagonisti di quei tempi e di oggi di questo universo.

Oggi comunque, alla luce delle legalizzazioni, sia a scopo ludico che terapeutico soprattutto negli usa, gli olandesi stanno cercando di regolamentare anche la produzione. 

Riguardo L'acquisto, ricordate che la qualità si paga, quindi nei "menù" evitare weed e hash troppo economici, ma cercate di orientarvi tra i prodotti di prezzo medio-alto in base al vostro budget. Ricordate che potete annusare la "merce" per saggiarne la qualità. In giro teoricamente non si può fumare, ma stando un pò accorti lo si fa tranquillamente, a patto di tenere un profilo basso e gli occhi aperti.

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